Sabato 22 ottobre, alle ore 17:30, prenderanno il via gli incontri programmati dal “Cenacolo dell’Arte e della Cultura” presso la Dimora storica Grisolia, nel cuore del Centro antico di Cosenza. Gli eventi culturali sono promossi e moderati dal giornalista Franco Laratta, già parlamentare e Socio del Centro internazionale di studi gioachimiti.
L’ attualità del pensiero di Gioacchino da Fiore è il titolo della relazione che sarà svolta dal prof. Giuseppe Riccardo Succurro, Presidente del Centro Studi che da quarant’anni si occupa della divulgazione del pensiero dell’Abate calabrese collocato da Dante nel Paradiso fra gli spiriti sapienti.
Per il teologo ginevrino Henry Mottu, autore dell’interessante volume La manifestazione dello spirito secondo Gioacchino da Fiore, “ l’esegesi dell’Abate di Fiore, elaborata a vantaggio di una teologia così innovatrice, non ha cessato di esercitare fino ad oggi uno strano fascino”. Nella Premessa a “San Bonaventura – La teologia della storia”, Joseph Ratzinger così scrive: “Henry de Lubac ha dedicato ampi spazi alla posterità di Gioacchino da Fiore. L’impulso per il suo lavoro è però scaturito dall’attualità che oggi Gioacchino ha raggiunto”.

II pensiero di Gioacchino, infatti, non è rimasto chiuso nel Medio Evo ma si è proiettato nei secoli futuri penetrando nel cuore stesso dei processi formativi della civiltà europea. Esso è stato così variamente ripreso, assimilato e metabolizzato da divenire uno dei più frequentati crocevia della tradizione culturale e spirituale dell’Occidente. Gioacchino da Fiore va pertanto conosciuto, studiato e divulgato come uno dei grandi maestri della civiltà europea. Già subito dopo la sua morte, il suo messaggio si proiettò sulla inquieta vicenda del francescanesimo spirituale e giunse per questa via a Dante Alighieri. La Divina Commedia è ispirata ed animata dalla tensione innovatrice e profetica dell’Abate di Fiore, di cui Dante riprende e rilancia figure e simboli, connessi con le istanze di rinnovamento morale e spirituale della cristianità.
Cristoforo Colombo si appellò più volte, nei suoi scritti, all’autorità profetica dell’Abate calabrese, collegando la sua missione esplorativa all’evangelizzazione delle ultime genti della terra che, insieme con la definitiva riconquista di Gerusalemme, avrebbe dovuto segnare l’inizio della terza ed ultima età del mondo, l’età dello Spirito Santo. Anche i primi missionari francescani spagnoli dell’Osservanza partirono spinti dalla speranza gioachimita di poter creare nel nuovo mondo quella Ecclesia Spiritualis propria dell’ ultimo tempo della storia della Salvezza, ponendo le basi di una tradizione culturale e spirituale gioachimita il cui filo rosso non si è mai spezzato nelle terre dell’ America Latina.

Recentemente la disposizione iconografica degli affreschi michelangioleschi della Cappella Sistina è stata inequivocabilmente ricondotta alle geometrie concordistiche dell’esegesi biblica e alle figurazioni simboliche trinitarie di Gioacchino da Fiore. Michelangelo ebbe infatti, come consulenti teologici, due illustri gioachimiti del suo tempo, il Cardinale agostiniano Egidio da Viterbo e il teologo francescano Pietro Galatino.
Una ricognizione esatta e completa del Gioachimismo nella cultura e nella letteratura europea è documentata negli Atti dei nove Congressi internazionali celebrati dal C.I.S.G. ed anche nella fondamentale opera di M. Reeves e W. Gould sull’influsso del pensiero di Gioacchino da Fiore nella letteratura europea dell’Ottocento, tradotta e pubblicata dal Centro Internazionale di Studi Gioachimiti.

In Europa e nelle Americhe è stata registrata una notevole fioritura di studi e di pubblicazioni; gli studi e la bibliografia gioachimita del Novecento e di questo primi decenni del nuovo millennio risultano molto ricchi ed innovativi ed hanno avuto una forte ripresa soprattutto per l’impulso fornito dal Centro Studi, punto di riferimento internazionale delle ricerche su Gioacchino da Fiore.
L’evento nuovo di questi anni è la notevole presenza di temi gioachimiti non solo nelle riviste specializzate, ma anche nella stampa periodica e quotidiana di grande diffusione, nonché su quella locale. Articoli, spunti, riferimenti e citazioni, dibattiti e riflessioni di terza pagina, recensioni e proposte di letture, raccolti e registrati dal C.I.S.G., dimostrano la crescente e comprensibile attrazione che la figura di Gioacchino esercita sul mondo contemporaneo.

*Nota stampa del Centro Internazionale di Studi Gioachimiti