E’ il titolo della conferenza organizzata dal Centro Internazionale di Studi Gioachimiti che si terrà il 16 dicembre 2022 alle ore 17:00 nella Sala didattica del Centro ubicata nell’ala monastica dell’ Abbazia Florense di San Giovanni in Fiore.
Dopo i saluti di Giovann Greco, studioso gioachimita e segretario del Centro, relazioneranno Giancarlo Lombardi, autore del saggio “L’estetica dantesca del dualismo”, e Giuseppe Riccardo Succurro, presidente del Centro;
l’evento sarà moderato da Saverio Basile, direttore de Il nuovo Corriere della Sila e vicepresidente del Centro Studi.
“L’estetica dantesca del dualismo” è un saggio ambizioso: si propone di chiarire frasi, allegorie e personaggi della Divina Commedia, un’opera animata dalla simbologia e dalla tensione profetica di Gioacchino da Fiore, derivate a Dante attraverso il particolare gioachimismo diffuso negli ambienti e nelle opere dei Francescani Spirituali.
Il verso “Beatus Joachim, spiritu dotatus prophetico”, cantato dai monaci florensi nell’antifona ai vespri e conosciuto da Dante, riecheggia nel XII canto del Paradiso, nella terzina di presentazione dell’abate di Fiore:
«… lucemi da lato / il calavrese abate Gioavacchino / di spirito profetico dotato».
Ad avviso di Giuseppe Riccardo Succurro, la parafrasi tradizionalmente accreditata di questa terzina («… risplende al mio lato…») è riduttiva e va sostituita con «la sapienza di Gioacchino mi illumina», che esprime il debito di riconoscenza di Dante e di Bonaventura nei confronti di Gioacchino e rende giustizia all’abate calabrese e alla vitalità del suo pensiero.