“Mi piace ricordare quel grande visionario credente che fu Gioacchino da Fiore, l’abate calabrese 《di spirito profetico dotato》, secondo Dante Alighieri: in un tempo di lotte sanguinose , di conflitti tra Papato e Impero, di Crociate, di eresie e di mondanizzazione della Chiesa, seppe indicare l’ideale di un nuovo spirito di convivenza tra gli uomini, improntata alla fraternità universale e alla pace cristiana, frutto di Vangelo vissuto.
Questo spirito di amicizia sociale e di fratellanza universale ho proposto in Fratelli tutti . E questa armonia tra umani deve estendersi anche al creato, in un antropocentrismo situato (cfr Laudate Deum), nella responsabilità per un’ecologia umana e integrale, via di salvezza della nostra casa comune e di noi che vi abitiamo”.

È uno dei passaggi importanti del Messaggio di Papa Francesco che una delegazione del Centro Internazionale di Studi Gioachimiti ha più volte incontrato donandogli la “Concordia del Nuovo e dell’Antico Testamento ” ed Il Libro delle Figure. In una lettera indirizzata al Presidente Succurro, il Sommo Pontefice “assicura un ricordo nella preghiera per tutti i collaboratori del Centro Internazionale di Studi Gioachimiti affinché possano vedere coronati di frutti positivi gli sforzi dispiegati in favore della diffusione del pensiero di Gioacchino da Fiore”.