Intervista al Presidente del Centro Studi su Il nuovo Corriere della Sila.
Domanda
Dal 19 al 21 settembre 2024 si svolgerà il 10° Congresso internazionale di Studi Gioachimiti.
Quale il tema che verrà affrontato e da dove proverranno i relatori?
Risposta
“Gioacchino da Fiore e la Bibbia” è il tema che impegnerà i relatori durante i lavori di questo importante CONGRESSO MONDIALE.
Il mondo medievalista guarderà a San Giovanni in Fiore, punto di riferimento degli studi su Gioacchino da Fiore .
I relatori proverranno dalle Università di Gerusalemme , Oxford, Cambridge, Montreal, Michigan, Parigi, Madrid, Ginevra, Strasburgo, Marsiglia, Cosenza, Bologna, Bergamo, Milano, Modena, Roma.
Domanda
” Gioacchino da Fiore e la Bibbia” si preannuncia come una tematica interessante. Può indicarci gli aspetti più importanti?
Risposta
Il decimo congresso – sostiene Gian Luca Potestà –
affronta il tema centrale per Gioacchino, che ragiona sulle grandi volute della storia misurandosi continuamente con la Bibbia. Karl Barth, forse il più grande teologo del ‘900, affermava che il teologo deve lavorare avendo in una mano il giornale e nell’altra la Bibbia. Quest’anno vogliamo volgere l’attenzione, come mai prima, alla ” mano” della Bibbia, che davvero rappresentò per Gioacchino la fonte primaria per comprendere la storia e i suoi tempi. Di quale testo biblico disponeva? Quali i libri da lui privilegiati? Quale la sua collocazione precisa nella tradizione interpretativa ed esegetica precedente e contemporanea a lui? Questi interrogativi, centrali ai fini della comprensione del suo pensiero, saranno finalmente al centro di un Congresso interamente dedicato ad essi.
Questo Congresso , infatti , si propone di indagare in modo più puntuale il rapporto fra Gioacchino da Fiore e le Scritture.
Sarà approfondito il metodo esegetico di Gioacchino da Fiore nel confronto con i metodi dei contemporanei.
Particolare attenzione sarà posta sull’ esegesi di singoli o gruppi di libri e generi letterari della Scrittura.
Gioacchino da Fiore vive una stagione, sostiene Rainini, nella quale la speculazione dottrinale è innanzitutto commento alle Scritture, al di qua della costruzione dei grandi testi organizzati su percorsi diversi – le summae – che cominciano a svilupparsi nei suoi anni e che costituiranno un genere letterario diffuso nel secolo successivo.
Più in particolare, l’abate afferma – secondo la testimonianza di un contemporaneo- che la specificità del suo metodo e della sua “profezia” dipendono dallo “spirito di intelligenza” che gli è stato dato, grazie al quale egli comprende ” in modo chiarissimo” le Scritture.
La pubblicazione delle opere di Gioacchino da Fiore che sta compiendo il Centro
ci rivela l’immagine di
un monaco dedito allo studio delle Sacre Scritture, come si deduce scorrendo i titoli di alcuni dei suoi scritti:
Concordia del Nuovo e dell’ Antico Testamento, Commento all’ Apocalisse,
Genealogia degli antichi santi padri, Questione di Maria Maddalena e Maria sorella di Lazzaro, Dialoghi sulla prescienza e la predestinazione degli eletti, Sermoni, Confessione di fede, Gli articoli di fede a frate Giovanni, Trattato sui quattro Vangeli, Il salterio a dieci corde.
La sua capacità di spiegare e di interpretare la parola di Dio e le sue doti oratorie furono molto apprezzate dai papi che gli concessero la licentia scribendi.
Domanda
Quale immagine di Gioacchino sta emergendo grazie al lavoro del Centro Internazionale di Studi Gioachimiti?
Risposta
La ” Zeitschrift fur Kirchengeschichte”
( Rivista di Storia della Chiesa), recensendo una pubblicazione su Gioacchino da Fiore, ha elogiato l’intensa attività che stiamo compiendo.
“Grazie all’eccellente lavoro degli specialisti di Gioacchino da Fiore e del Centro internazionale
di Studi Gioachimiti, fondato nel 1982, siamo ora finalmente in grado di ottenere una visione più affidabile degli scritti di Gioacchino da Fiore e di distinguere il suo vero pensiero rispetto a quello falsamente attribuitogli”.
In Europa e nel mondo il Centro Studi gode di una straordinaria credibilità, anche per effetto di centinaia di studiosi che da ogni angolo del pianeta sono venuti a relazionare a San Giovanni in Fiore e per i molti seminari internazionali organizzati in sedi culturali prestigiose.
Gioacchino fu un teologo di grande originalità. Ancora oggi – ha scritto Bernard McGinn – le sue complesse teorie sull’ esegesi, sulla natura della storia e sulla Trinità ispirano serie riflessioni teologiche. Nel 1964 il giovane Jurghen
Moltman scrisse una lettera all’ anziano Karl Barth. Vi proclamava:”Gioacchino è più vivo di Agostino”. Non è necessario essere d’accordo con Moltman poiché sia Gioacchino sia Agostino sono “vivi”. Gioacchino resta un interlocutore della teologia contemporanea: nel Gioacchino autentico si può ancora ritrovare una sapienza teologica in grado di essere un contributo al nostro nuovo millennio “.
Domanda
Dal 1979 si celebrano congressi internazionali con centinaia di relatori provenienti da tutto il mondo. Grazie all’ attività del Centro Studi
Gioacchino da Fiore è diventato la figura calabrese più studiata nel mondo. I motivi?
Risposta
Gioacchino da Fiore riveste una straordinaria importanza nella storia del pensiero occidentale.
Gli studi su Gioacchino da Fiore -ha affermato Cesare Vasoli in un Congresso internazionale di studi gioachimiti –
non sono affatto mere esercitazioni di malinconici eruditi o celebrazioni acritiche di antichi miti, ma contributi alla conoscenza di idee e processi storici per nulla estranei alla formazione della civiltà alla quale apparteniamo.
Oggi, in tempi di crisi dell’ideologia e di bisogno di profezia come metodo di lettura continua della storia per il governo del futuro, assistiamo ad un significativo risveglio di interesse verso le tematiche fondamentali
del fondatore dell’ordine florense che ha ideato “il più grandioso disegno di teologia della storia del misticismo medievale”.
II pensiero di Gioacchino non è rimasto chiuso , però, nel Medio Evo
ma si è proiettato nei secoli futuri penetrando nel cuore stesso dei processi formativi della civiltà europea. Esso – ha argomentato Salvatore Oliverio – è stato così variamente ripreso, assimilato e metabolizzato da divenire uno dei più frequentati crocevia della tradizione culturale e spirituale dell’Occidente.
Domanda
In coincidenza del Congresso saranno pubblicate opere di Gioacchino da Fiore.
Perché?
Risposta
La storia del pensiero di Gioacchino da Fiore nel corso dei secoli racconta soprattutto il tradimento dell’autentico pensiero di Gioacchino da Fiore.
Il Centro Internazionale di Studi Gioachimiti
è impegnato in un
lungo e faticoso lavoro di edizione degli scritti autentici dell’abate calabrese, culminato recentemente con la pubblicazione a cura di Gian Luca Potestà di una delle sue opere maggiori, la “Concordia del Nuovo e dell’Antico Testamento”.
In coincidenza del Congresso sarà pubblicato il secondo volume degli “Scritti brevi”, contenente alcune opere minori che ci aiuteranno a scoprire aspetti poco noti della produzione di Gioacchino da Fiore.
Saranno pubblicati in coedizione con l’ Istituto Storico per il Medioevo,
alcuni volumi del Corpus Apocalypticum.
È un’operazione culturale storica che ha aperto finalmente la strada a una nuova, e più genuina, interpretazione della figura di Gioacchino da Fiore.
Abbandonate le antiche polemiche sulla sua ortodossia , è ormai evidente che l’abate calabrese incarnò una istanza riformistica peculiare all’interno del mondo monastico del secolo XII , tesa verso un ritorno a una primitiva purezza in maniera del tutto inseparabile dal grande tronco dell’ ordo sancti Benedicti, dal quale erano già derivate le riforme di Cluny e di Citeaux.
Domanda
La macchina organizzativa del Centro è già al lavoro?
Risposta
Disponiamo di una collaudata struttura organizzativa al lavoro per la riuscita dell’ evento culturale più importante dell’ anno.
Solitamente il Presidente della Repubblica concede l’ Alto Patronato oppure invia la medaglia presidenziale come riconoscimento dell’ elevato spessore culturale dell’iniziativa e della serietà organizzativa del Centro Studi.
Riceviamo lettere di congratulazioni da parte della Santa Sede ed il patrocinio del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati a testimonianza della qualità dei Congressi che da quarant’anni proiettano la figura di Gioacchino nel mondo.
Un’operazione
quarantennale, non certo opera di questi ultimi mesi come viene propagandato da alcuni amministratori.
Ringraziamo Gian Luca Potestà, direttore del comitato scientifico del Centro ed il più completo studioso al mondo di Gioacchino da Fiore, per il grande apporto che fornisce; l’Assemblea dei Soci per il costante sostegno; la Giunta e il Collegio sindacale con i quali quotidianamente si segue l’andamento.
Un particolare ringraziamento ai curatori scientifici, Marco Rainini e Domenique Poirel.